Le 7 regole d’oro per il mentor
1. Siate curiosi e attenti
Al bambino, a ciò che desidera realizzare, a ciò che prova. “Perché mi sta facendo questa domanda? Come si sente? Che faccia fa?”.
Non concentratevi su ciò che dovete rispondere ma su ciò che vi sta chiedendo.
2. Il bambino è competente
Lui sa quello che vuole realizzare e ha le risorse per farlo. Se vi sembra molto indeciso, aspettate con fiducia.
Voi dovete solo facilitarlo, magari proponendo alternative. Ma solo lui può trovare la “sua” soluzione.
3. State a fianco, non davanti
Intervenite solo su richiesta del bambino stesso per aiutarlo a superare le eventuali difficoltà tecniche che può incontrare durante la realizzazione.
Chiedetegli cosa farebbe, prima di dare la soluzione giusta.
4. Gli errori ci piacciono
Incoraggiare il bambino a fare quello che desidera senza paura di sbagliare, perché anche dagli errori si possono imparare cose nuove e sorprendenti.
Del resto anche noi sbagliamo, no?
5. Incoraggiate
Mostratevi soddisfatti di vederli agire autonomamente e ditegli cosa stanno facendo bene.
Se gli dite cosa fanno in modo corretto, sapranno rifarlo.
Se sostenete i tentativi, avranno voglia di proseguire perché si sentiranno capaci, sapranno di potercela fare.
E ci interessa più questo del risultato finale.
6. Non dite “NON”
Tutte le frasi possono essere dette in modo positivo pur mantenendo lo stesso messaggio.
“Non dovevi fare così” diventa “prova a fare in questo modo”.
7. Divertitevi!
Il gioco è una cosa molto seria: bisogna prepararsi, ma soprattutto bisogna stare e essere motivati.
Più che tante cose che direte, passerà la vostra passione!
Barbara Laura Alaimo (CoderDojo Milano)